Matteo Guastella
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
“Con il test a numero chiuso si preclude a persone capaci che non hanno avuto un’istruzione specifica l’ingresso in facoltà dove poi si riparte comunque da zero. Inoltre, alcune domande dei test sono poco inerenti con la materia che si andrà a studiare.”
Luca Franzini
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
“Secondo la mia modesta opinione, le modalità di ammissione alla facoltà di medicina sono poco chiare e scarsamente controllate.”
Simonetta Variati
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
“Il numero chiuso andrebbe abolito completamente: sembra lo facciano per incoraggiare le università straniere. Tanto, a medicina vige la selezione naturale, non di certo un test.”
Davide Rossi
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
“Dovrebbero proprio togliere il numero chiuso perché vieta ai ragazzi realmente interessati di iniziare a studiare medicina.”
Ilaria Tavani
Università degli Studi di Milano “Bicocca”
“Mancano medici in Italia. Mercificazione della professione, test anticipato è sbagliato. Sottovalutata l’importanza della maturità. Costi per famiglie. Corsi troppo cari. Non democratico.”
Michela Sabotino
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
“Credo che la presenza di test di ingresso limiti molto la capacità decisionale della persona in merito alla propria vita. I test presentano domande complesse, e gli alpha test e la preparazione liceale non bastano a compensare le lacune e a far superare il test. In una facoltà come quella di medicina, la selezione dovrebbe avvenire in modo naturale e non coatto. I test ad aprile portano le persone a doversi dividere tra test ed Esame di Stato e pertanto le persone saranno anche meno preparate alla maturità. Il test andrebbe tolto.”
Anna Paola Bonato
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
“Il test preclude a molte persone capaci di scegliere la propria strada. Domande difficili e incompatibili con la decisione e la possibilità di accedere alla facoltà. Posti ridotti rispetto alla domanda, soprattutto per odontoiatria. Ho provato il test già due volte e, per non perdere anni, ho dovuto ripiegare su Farmacia, facoltà che non mi entusiasma. I corsi di preparazione ai test sono eccessivamente cari e chi non ha possibilità economiche non vi può accedere.”
Giulio Bianchi
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
“Pensare di poter selezionare i futuri medici con concorsi simili è semplicemente qualcosa di comico, quanto ridicolo!”
Matteo Occhiuto
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
“Penso che non sia giusto fare il numero chiuso e che sia migliore permettere a tutti di entrare in facoltà e fare una selezione durante il primo anno, valutandosi sul numero degli esami sostenuti e sulla media ottenuta.”
Anna Maria Andreula
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
“Secondo me partecipare ai test di ingresso all’università pubblica è togliere il diritto alo studio. La selezione deve avvenire in forma naturale, dimostrando nell’arco del tempo dedito allo studio, di fare esami per tempo.”
Giuseppe Petraroscia
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
“Non concordo con i test d’ingresso in quanto sono svolti senza meritocrazia e con criteri a mio parere inadeguati.”
Gaia Ventura
Università degli Studi di Perugia
“Credo che i test a numero chiuso siano un abuso di potere. Domande di logica redatte da soggetti tutt’altro che logici. È un’indecenza.”
Danilo Delle Noci
Università degli Studi di Milano
“Non concordo con i test di ingresso in materia di università a numero chiuso, in quanto lo reputo un sistema discriminatorio nei confronti di chi, per motivi personali e/o economici, non può prepararsi adeguatamente per affrontare il test.”
Milena Chiarelli
Università degli Studi di Perugia
“C‘è molto giro di denaro intorno ai test. Con questa tipologia di esame, studiare non serve a niente perché è tutta questione di fortuna e raccomandazioni.”
Giulia Cimarelli
Università degli Studi di Perugia
“Sempre poco tempo soprattutto per quanto riguarda le domande di logica. Meno speranza dell’anno scorso visti i tremila posti in meno.”
Cesare Toparini
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
“Credo che il test non sia utile e che la scelta delle domande dovrebbe essere rivista in funzione del tempo dato.”
Matilde Morirgi
Università degli Studi di Milano
“Sono fortemente contro i test di ingresso all’università durante l’anno scolastico, specialmente in un periodo dove tutti corrono all’estero per laurearsi. I criteri troppo selettivi portano solo soldi all’estero.”
Corrado Landolina
Università degli Studi di Perugia
“Il test, in quanto incostituzionale, andrebbe eliminato prima di domani. Senza contare che, per qualunque ragazzo, entrare in un’università significa imparare e studiare ripartendo da zero; quindi dovrebbe essere comunque un suo diritto.”
Serena Menparelli
Università degli Studi di Perugia
“Il test dovrebbe essere fatto dopo il primo anno accademico, sulla base del MERITO! Fare una selezione degli studenti con maggiore crediti totalizzati nell’anno, esami dati, e media.”