Il test di Professioni Sanitarie 2024 si svolgerà, come ogni anno, nelle prime due settimane del mese di settembre. Il decreto che ne stabilisce le modalità non è ancora stato licenziato ma, a differenza del test di Medicina, non sono attesi cambiamenti nella gestione pratica. Si spera, invece, ci saranno novità per i posti disponibili per ciascuna professione sanitaria, che verranno però rivelati dal Ministero dell’Università intorno al mese di aprile.

I quesiti del test di Professioni Sanitarie 2024

Il test di Professioni sanitarie si svolge in modalità cartacea e consta di 60 domande a risposta multipla. Per tutti gli altri dettagli il test viene gestito e personalizzato dalle singole università. Ciò significa che, a parte la data che è uguale per la maggior parte degli atenei, ogni test è a sé anche in base all’università scelta.

Le domande quindi non solo le stesse ovunque? Questa è una delle più comuni convinzioni da screditare: no, non sono uguali ovunque. Chiaramente il sistema universitario si appoggia sul CINECA, che realizza un set di domande “standard” che alcune università decidono di adottare perché impossibilitate nel preparare da sole, ma sono ormai tanti gli atenei che realizzano il proprio set di domande basandosi comunque sulle materie suggerite dal decreto ministeriale.

Il test professioni sanitarie sarà quindi così strutturato:

  • 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi;
  • 5 quesiti di ragionamento logico e problemi;
  • 23 quesiti di biologia;
  • 15 quesiti di chimica;
  • 13 quesiti di fisica e matematica.

Le domande verranno così valutate:

  • 1,5 punti per ogni risposta esatta;
  • meno 0,4 punti per ogni risposta errata;
  • 0 punti per ogni risposta omessa.

Posti a disposizione e graduatoria 2024

Infine, va ribadito che ogni università ha il dovere il comunicare al MUR i posti che riesce a mettere a disposizione annualmente per ogni professione sanitaria e che, quindi, non c’è un numero standard. Così come la graduatoria, che può essere stilata per preferenze o per merito in base alle disponibilità dell’ateneo.

Le professioni sanitarie che utilizzano il test comunitario sono:

  • Infermieristica
  • Ostetricia
  • Infermieristica pediatrica
  • Podologia
  • Fisioterapia
  • Logopedia
  • Ortottica e assistenza oftalmologica
  • Terapia della neuro e psicomotricità dell’età
    evolutiva
  • Tecnica della riabilitazione psichiatrica
  • Terapia occupazionale
  • Educazione professionale
  • Tecniche audiometriche
  • Tecniche di laboratorio biomedico
  • Tecnica di radiologia per immagini e
    radioterapia
  • Tecniche di neurofisiopatologia
  • Tecniche ortopediche
  • Tecniche audioprotesiche
  • Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e
    perfusione cardiovascolare
  • Igiene dentale
  • Dietistica
  • Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei
    luoghi di lavoro
  • Assistenza sanitaria.