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La Riforma dell’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è Legge e il tradizionale test d’ingresso viene abolito. A partire dal prossimo anno accademico, infatti, gli studenti non dovranno più affrontare il quiz a scelta multipla, ma avranno l’opportunità di iscriversi liberamente al primo semestre.
Questo semestre fungerà da “filtro”: gli aspiranti medici affronteranno esami in materie fondamentali come biologia, chimica e fisica. Alla fine di questo periodo, una graduatoria nazionale, basata sui risultati ottenuti, determinerà chi potrà proseguire il percorso accademico. Il sistema mira a premiare il merito anziché affidarsi a un test selettivo, spesso considerato una “lotteria”.
Come funziona il semestre filtro: un nuovo sistema di selezione
Il semestre filtro segna un cambiamento importante nell’iter di ammissione. Chi vuole accedere a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si potrà iscrivere senza limiti al primo semestre. Durante questi sei mesi, gli studenti dovranno superare esami in biologia, chimica, fisica e altre materie chiave. Al termine del semestre, verrà stilata una graduatoria nazionale che terrà conto dei crediti acquisiti durante il percorso. Solo chi otterrà i punteggi migliori potrà continuare a studiare nel secondo semestre. In caso di insuccesso, gli studenti potranno ripetere una sola volta il semestre.
Le università private e i corsi in lingua inglese
Anche se il sistema cambia radicalmente per gli atenei statali, gli atenei privati e i corsi di Medicina in lingua inglese continueranno ad utilizzare il test d’ingresso tradizionale. Questo significa che chi sceglierà una facoltà privata o un corso in inglese dovrà comunque superare una selezione basata su un test, mentre per i corsi in italiano nelle università pubbliche, sarà il rendimento accademico a determinare l’accesso.
Le incognite del semestre filtro: come saranno valutati gli esami?
Nonostante la Riforma dovrà attuarsi a breve, ci sono ancora molti dettagli da definire, soprattutto per quanto riguarda il contenuto del semestre filtro. Al momento, si ipotizza che gli studenti dovranno affrontare esami su biologia, chimica e fisica, ma l’introduzione di altre materie come anatomia non è da escludere. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione prevede un uso intenso della didattica online, che potrebbe facilitare l’accesso ma solleva anche dubbi sulla qualità dell’insegnamento. Un altro punto critico riguarda la modalità di valutazione: gli esami saranno scritti, orali, o basati su prove certificate? E come si eviterà di riproporre un sistema troppo simile al vecchio test d’ingresso?
Le alternative per chi non superano il semestre filtro
Un altro aspetto importante riguarda le opzioni per gli studenti che non superano il semestre filtro. In caso di mancato accesso al secondo semestre di Medicina, Odontoiatria o Veterinaria, i ragazzi potranno accedere a corsi di laurea affini nelle aree biomedica, farmaceutica, sanitaria o veterinaria, anche se il numero di posti disponibili potrebbe essere maggiore rispetto al previsto. In questo modo, non saranno costretti a rinunciare al proprio percorso formativo.
Reazioni politiche e accademiche alla Riforma per Medicina
La Riforma ha ricevuto reazioni contrastanti. Il Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, ha espresso il consueto entusiasmo, sottolineando come l’eliminazione del numero chiuso rappresenti una grande vittoria per la meritocrazia. Matteo Salvini ha appoggiato la misura, evidenziando che il nuovo sistema permetterà di selezionare gli studenti sulla base dei loro reali risultati. D’altra parte, alcune forze politiche, come il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla qualità dell’insegnamento, temendo che la nuova selezione possa ridurre gli standard accademici. E i Rettori delle università attendono l’approvazione dei decreti attuativi per capire con precisione come il sistema verrà implementato.