Ricorso Test Medicina 2020
Tra nuove regole e vecchie disparità
Appuntamento atteso quanto temuto, il test d’ingresso per la facoltà di Medicina e Chirurgia 2020 ha visto migliaia di aspiranti camici bianchi sfidarsi a colpi di crocette lo scorso 3 settembre. Mentre milioni di italiani ancora affollavano le località di vacanza, loro erano lì, in fila nei vari atenei pronti a misurarsi, prima ancora che con la difficile prova, con i controlli anti Covid-19: forse la novità più grande rispetto al passato. Già, perché per il resto è cambiato davvero poco, a partire dalle tantissime irregolarità denunciate.
Le irregolarità segnalate nel test di Medicina 2020
Se l’organizzazione e lo svolgimento delle prove hanno subìto importanti novità, non così è stato per le irregolarità subito denunciate dai candidati, da anni ormai sempre le stesse:
- disposizione non a norma delle postazioni
- mancata schermatura delle aule
- utilizzo di telefoni cellulari
- errori nei quesiti somministrati
- domande non inedite
- mancato rispetto della segretezza dei test e dell’anonimato degli studenti
- errori nella formazione e nella composizione delle Commissioni
Irregolarità che, se da un lato hanno dato il via a una valanga di ricorsi, dall’altro hanno spinto le Istituzioni a interessarsi seriamente al problema, mettendo in discussione il modello stesso del numero chiuso, ormai superato. Un primo passo che potrebbe portare, se non alla sua abolizione, quanto meno a un serio ripensamento, per un sistema di accesso agli studi più meritocratico.
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