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La richiesta di questi professionisti è in crescita: secondo l’Associazione Italiana Fisioterapisti (Aifi), il 90% dei fisioterapisti inizia a lavorare entro un anno dalla laurea. Attualmente, in Italia, sono circa 65 mila i professionisti attivi in questo campo.
Per diventare fisioterapista e ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione, è necessario conseguire la laurea in Fisioterapia presso una delle Facoltà di Medicina e Chirurgia italiane. Una volta ottenuto il titolo, è possibile iscriversi all’Albo dell’Ordine dei Fisioterapisti del proprio territorio, poiché la laurea è abilitante alla professione.
Ma quanto guadagnano questi professionisti nel nostro Paese? Scopriamolo insieme.
Lo stipendio dei fisioterapisti in Italia
Lo stipendio di un fisioterapista, similmente a quello degli infermieri, può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui il settore di impiego (pubblico o privato) e lo status lavorativo (autonomo o dipendente). A incidere sul compenso mensile è anche la specializzazione, tra cui rientrano fisioterapia pediatrica, sportiva, geriatrica, neurologica, ortopedica ed elettrofisiologia clinica.
Settore pubblico
Nel settore pubblico, come ASL o RSA, il Contratto Nazionale del comparto sanità stabilisce una retribuzione minima annua di 23.788,28 euro per i neo-fisioterapisti, corrispondenti a circa 1.980 euro mensili. Per i fisioterapisti coordinatori, invece, lo stipendio massimo può arrivare a 31.816,98 euro all’anno, ovvero circa 2.650 euro al mese, a cui si aggiunge la tredicesima mensilità.
Settore privato
Nel settore privato o come libero professionista, la retribuzione media mensile di un fisioterapista è pari a circa 2.800 euro, anche se questo varia notevolmente in base all’esperienza e al numero di clienti. Il costo di una seduta di fisioterapia oscilla generalmente tra i 30 e i 40 euro, ma può arrivare a 60-80 euro per i trattamenti effettuati a domicilio.