Sommario
Mentre le date per sostenere i primi TOLC per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sono dietro l’angolo, per i test di ammissione alle Professioni Sanitarie 2023 c’è un po’ più di tempo. Ma, con una selezione non meno competitiva, è fondamentale iniziare a prepararsi il prima possibile, raccogliendo tutte le informazioni necessarie.
I test di ammissione per i 22 corsi di laurea delle Professioni Sanitarie si svolgono ogni anno durante il mese di settembre. La data della prova viene decisa dal MUR e sarà quindi la stessa in tutta Italia. Anche le modalità, gli argomenti e la struttura del test, così come il numero di posti disponibili per Professione, vengono decisi dal Ministero su base nazionale.
Sta però alle singole università stabilire il contenuto della prova (tenendo conto delle linee guida date dal Ministero), così come le modalità e tempi di pubblicazione della graduatoria.
Alcune università, comunque, decidono di affidarsi ai test proposti da CINECA o Caspur. In questi casi le domande saranno uguali o simili tra gli atenei aderenti.
Le informazioni specifiche che fanno capo al MUR vengono raccolte ogni anno in un bando pubblicato entro il mese di giugno, mentre le indicazioni relative alle modalità di iscrizione ai test e alle scadenze da rispettare per l’ammissione alle prove sono indicate nei bandi dei singoli atenei.
Le materie del test di ammissione a Professioni Sanitarie
Salvo cambiamenti improvvisi e non preannunciati, il test per Professioni Sanitarie sarà composto da 60 quesiti da svolgere in 100 minuti. Si baserà sulle seguenti materie:
- competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
- ragionamento logico e problemi
- biologia
- chimica
- fisica e matematica
Durata della prova e assegnazione dei punteggi
Le prove di Professioni Sanitarie seguono i seguenti criteri:
- +1,5 punti per ogni risposta esatta
- – 0,4 punti per ogni risposta errata
- 0 punti per ogni risposta omessa
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La graduatoria per Professioni Sanitarie
Dopo lo svolgimento delle prove ogni università stila la propria graduatoria secondo il criterio che preferisce. Questa può essere infatti per preferenze o per punteggio. Nel sistema per preferenza la prima scelta indicata da ciascun candidato all’atto dell’iscrizione al test di ammissione prevale sul punteggio ottenuto.
- vantaggi: l’aspirante professionista sanitario avrà (con un punteggio alto) maggiori probabilità di essere assegnato al corso di laurea preferito;
- svantaggi: è più difficile accedere ai corsi di laurea indicati dopo la prima preferenza indicata
Per spiegarlo con un esempio pratico, un candidato che ha totalizzato un punteggio alto ma ha indicato Infermieristica solo come seconda scelta, avrà meno possibilità di essere ammesso rispetto ad un altro che ha indicato Infermieristica come prima preferenza ma ha un totalizzato un punteggio più basso.
Il sistema per punteggio funziona così: ogni ateneo, partendo da chi ha realizzato il punteggio più alto, stila una graduatoria generale, assegnando i posti disponibili seguendo l’ordine di preferenza di ciascuno. Se i posti disponibili nella vostra prima scelta sono esauriti, il vostro punteggio servirà eventualmente ad accedere alla vostra seconda o terza scelta.
- Pro e contro: questa modalità premia il punteggio finale e favorisce le opportunità di accesso ai 3 corsi indicati, senza tuttavia favorire l’accesso alle prime preferenze.
Come iscriversi al test d’ingresso a Professioni Sanitarie 2023
Come abbiamo detto, contrariamente a quanto accade per Medicina e le altre facoltà ad accesso programmato, il test di ammissione per Professioni Sanitarie non è creato a livello nazionale, bensì da ogni singolo ateneo. In comune i test avranno data di svolgimento e argomenti.
L’iscrizione ai test d’ingresso deve essere quindi effettuata presso l’ateneo che si ha interesse a frequentare, seguendo le indicazioni specifiche indicate da questo. Generalmente tutta la procedura di iscrizione al test di ammissione può essere fatta online, sul sito degli atenei.
Come prepararsi al test d’ingresso per Professioni Sanitarie 2023
Tra i principali consigli da seguire per passare il test di selezione, c’è sicuramente quello di:
- Organizzarsi lo studio. Identificando gli argomenti da ripassare e distribuendoli durante i mesi e le settimane a disposizione. Lavorare su piccole quantità di informazioni per volta, da ripassare o studiare, permetterà di assimilare meglio i concetti.
- Definire un metodo di studio. Sebbene questo sia molto personale è spesso consigliato concentrarsi prima sugli argomenti che si trovano più facili per poi dedicare più tempo a quelli più difficili. Molto utile anche leggere ad alta voce, sottolineare e fare riassunti, meglio ancora se si sceglie di utilizzare mappe concettuali, più pratiche e veloci da consultare per eventuali ripassi.
- Fare simulazioni. Fondamentale anche lasciare del tempo per test simulati ma senza farsi spaventare troppo dalla difficoltà di questi. Ricordate che prima di tutto le simulazioni servono per rendersi conto degli argomenti che devono essere rivisti e/o approfonditi, e per imparare a gestire il tempo a disposizione.
- Ripasso finale. È spesso consigliato dalla stragrande maggioranza degli studenti. Uno sguardo complessivo di recap dopo aver ripassato le singole materie e aver preso dimestichezza con le simulazioni risulta molto utile per fissare nella memoria gli argomenti chiave.
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