La recente Riforma dell’accesso a medicina, odontoiatria e veterinaria ha eliminato il test d’ingresso a scelta multipla, sostituendolo con un nuovo sistema basato sul rendimento accademico. Gli studenti possono iscriversi liberamente al primo semestre, durante il quale dovranno affrontare esami in materie fondamentali come biologia, chimica e fisica. I risultati ottenuti determineranno una graduatoria nazionale: solo chi raggiungerà i punteggi più alti potrà accedere al secondo, mentre gli altri avranno la possibilità di ripetere il primo semestre una sola volta. Questa modalità riguarda esclusivamente le università statali, mentre gli atenei privati e i corsi in lingua inglese continueranno a prevedere il test d’ingresso tradizionale. Con questo nuovo sistema, la selezione avviene durante il percorso di studi e non prima: quindi, quando è il momento giusto per iniziare a prepararsi per medicina?

Medicina senza test: come prepararsi?

Per affrontare con successo il nuovo iter di accesso a Medicina, è fondamentale costruire solide basi scientifiche già durante gli anni di scuola. Poiché l’ammissione non dipenderà più da un test iniziale, ma dai risultati ottenuti negli esami del primo semestre universitario, è essenziale arrivare preparati su materie come biologia, chimica, fisica e matematica. Un apprendimento graduale e approfondito fin dalle scuole superiori aiuta a sviluppare capacità di ragionamento, metodo di studio e familiarità con i concetti chiave richiesti nel percorso accademico. Pianificare lo studio con costanza, utilizzando libri di testo e manuali, integrando simulazioni d’esame e approfondimenti mirati, consente di affrontare con maggiore sicurezza le prove del primo semestre e di ottenere punteggi competitivi nella graduatoria nazionale.

Iniziare a studiare con largo anticipo

Il confronto con chi ha già intrapreso il percorso di Medicina rappresenta una risorsa preziosa per gli aspiranti medici. Molti sottolineano l’importanza di iniziare a studiare con largo anticipo, partecipare attivamente a gruppi di studio e seguire corsi specifici per approfondire le materie scientifiche. Queste esperienze offrono consigli pratici e spunti utili per organizzare il proprio percorso di preparazione.
Nonostante l’abolizione della prova d’ammissione, infatti, riuscire a entrare nella facoltà di Medicina rimane estremamente difficile e competitivo. Le nuove direttive per l’accesso a Medicina senza test d’ingresso promuovono una preparazione ampia e multidisciplinare, che vada oltre lo studio teorico. Il nuovo sistema valorizza anche le competenze pratiche, la partecipazione a laboratori, corsi di approfondimento e attività extracurriculari, con l’obiettivo di formare futuri medici più preparati. Per affrontare al meglio questo percorso, è utile creare un piano di studio personalizzato, così da distribuire il carico di lavoro in modo equilibrato. Iniziare a studiare già prima dell’inizio del primo semestre consente di acquisire familiarità con le materie fondamentali, evitando di accumulare stress quando iniziano le lezioni e permettendo di concentrarsi meglio sulla comprensione degli argomenti e sulla preparazione degli esami.

Le materie del primo semestre

Per prepararti al meglio all’accesso a Medicina senza test d’ingresso, è fondamentale conoscere le materie che affronterai nel primo semestre, poiché i risultati ottenuti in queste discipline determineranno la tua posizione nella graduatoria nazionale. Le principali materie di studio includono:

  • Biologia e Genetica: studio della cellula, della sua struttura e funzione, nonché dei principi dell’ereditarietà e delle mutazioni genetiche
  • Chimica e Propedeutica Biochimica: comprensione delle basi chimiche dei processi biologici e delle reazioni biochimiche fondamentali
  • Fisica Medica: applicazione dei principi fisici alla medicina, inclusi argomenti come la biofisica e le tecniche diagnostiche
  • Anatomia Umana: studio dettagliato della struttura del corpo umano, essenziale per comprendere la morfologia degli organi e dei sistemi
  • Istologia ed Embriologia: analisi dei tessuti umani e dello sviluppo embrionale.

È consigliabile iniziare a studiare queste materie già durante gli ultimi anni delle scuole superiori, per costruire una solida base che ti permetterà di affrontare con successo le sfide del primo semestre universitario e superare la selezione per accedere al secondo.