Presentare un ricorso significa aumentare le possibilità per raggiungere l’obbiettivo di entrare nella facoltà prescelta, come funziona e quali sono le opportunità per chi attende l’esito.
Molti ricorsi avversi al numero programmato per la facoltà di medicina e odontoiatria e per le professioni sanitarie sono stati incardinati presso il TAR del Lazio proprio in queste settimane e gli studenti/ricorrenti ora si chiedono cosa li aspetta nei prossimi mesi e quali siano le prospettive o le scelte giuste da fare.
Irregolarità e iscrizione con riserva
La richiesta che viene effettuata al giudice amministrativo è duplice. Nella domanda principale si entra nel merito delle contestazioni: irregolarità durante il test, non corretta applicazione delle procedure indicate dal decreto, individuazione delle numeriche adeguate in base al reale fabbisogno nazionale, errori ed anomalie nei quesiti e più in generale qualunque elemento abbia in qualche maniera potuto pregiudicare l’esito e il buon andamento della prova.
Contestualmente si richiede anche l’adozione di un provvedimento di iscrizione con riserva al corso (c.d. sospensiva), tale richiesta se accolta potrebbe dare l’opportunità allo studente di iniziare a frequentare i corsi regolarmente in attesa dell’esito definitivo della domanda di merito. Il vantaggio per chi ottiene questo provvedimento è legato innanzitutto al fatto di poter avviare il proprio percorso accademico nella facoltà prescelta in tempi brevi rispetto alla proposizione del ricorso, infatti, la pronuncia sul provvedimento cautelare in genere arriva pochi mesi dopo all’avvio proprio perché la ratio dell’istituto giuridico è quella di prevenire i danni gravi e irreparabili che potrebbero essere causati da un’attesa troppo lunga della sentenza definitiva di merito. Peraltro, va considerato che in alcuni casi i giudici e/o gli atenei hanno sanato la posizione di coloro che erano iscritti con riserva da qualche anno e avevano avuto un percorso accademico meritevole.
Iscrizione in una facoltà affine
L’iscrizione con riserva però potrebbe non essere concessa o semplicemente lo studente potrebbe non sentirsi sereno nel frequentare il corso con un’iscrizione “provvisoria”. In questo caso si può optare per l’iscrizione in una facoltà, magari affine a quella prescelta, per richiedere, in caso esito positivo del giudizio, il trasferimento con il contestuale riconoscimento degli esami compatibili.
Fare ricorso per aumentare le proprie opportunità
È evidente, dunque, come il ricorso garantisca allo studente maggiori opportunità per accedere alla facoltà prescelta, oltre a quella di attendere un altro anno studiando per il test e sperando che non vi siano le solite irregolarità e i problemi che ogni anno si presentano e rendono questa modalità di accesso sempre più inadeguata.
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