Nascono tre nuove lauree specialistiche: in Cure Primarie e Sanità pubblica, in Cure Pediatriche e Neonatali e in Cure Intensive e nell’Emergenza. All’istituzione delle tre aree di specializzazione, che saranno recepite a breve dal MUR, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) lavora da anni con i Ministeri della Salute e dell’Università.

L’obiettivo è offrire più opportunità formative e sbocchi di carriera agli infermieri con laurea triennale abilitante. Con la nascita delle lauree si finalizza un modello di assistenza infermieristica disegnato sulle reali necessità dei cittadini e si apre per la prima volta in Italia la strada della prescrizione infermieristica di trattamenti assistenziali e tecnologie specifiche. Parliamo di presìdi sanitari e ausili per garantire continuità e sicurezza delle cure.

La FNOPI ha definito la riforma delle lauree magistrali a indirizzo clinico e della prescrizione infermieristica come una svolta epocale per la professione infermieristica in Italia. Questo cambiamento mira a rafforzare il ruolo degli infermieri, ampliandone le competenze e la capacità decisionale in ambito sanitario.

I punti salienti della riforma

Per quanto riguarda le lauree magistrali a indirizzo clinico, l’introduzione di un percorso accademico specifico per gli infermieri permette loro di acquisire competenze specialistiche e un ruolo più autonomo e incisivo nella gestione dei pazienti, specialmente in contesti di alta complessità. Sono progettati, infatti, per formare infermieri altamente qualificati e specializzati nella gestione clinica di pazienti complessi.

In relazione alla prescrizione infermieristica, è prevista la possibilità di introdurla in specifici ambiti e nel rispetto delle normative. La riforma prevede, nello specifico, che gli infermieri possano effettuare prescrizioni in ambiti specifici e controllati, come materiali di medicazione, presidi per la gestione di ferite o trattamenti standardizzati, farmaci ed esami diagnostici nei limiti delle loro competenze. Questo modello, già adottato in molti Paesi, mira a snellire i percorsi assistenziali e a migliorare l’efficienza del sistema sanitario per migliorare i tempi di risposta alle esigenze dei pazienti.

Obiettivi della riforma

La riforma rappresenta un passo importante per valorizzare il ruolo degli infermieri non solo come esecutori di indicazioni mediche, ma come veri e propri professionisti della salute con capacità decisionale autonoma. Le finalità sono:

  • Migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria;
  • Garantire una maggiore efficienza nei percorsi di cura, riducendo tempi di attesa e sovraccarico per i medici;
  • Valorizzare la figura dell’infermiere, promuovendo una formazione avanzata e un ruolo centrale nei team multidisciplinari.
  • Creare figure professionali in grado di lavorare con maggiore autonomia e responsabilità, anche in contesti ospedalieri e territoriali.

Impatto sul SSN

La riforma promossa dalla FNOPI segna una svolta per la professione infermieristica, allineandola agli standard internazionali e rispondendo alle crescenti esigenze del sistema sanitario. Questa evoluzione, infatti, dovrebbe anche ridurre la pressione su ospedali e ambulatori, consentendo agli infermieri di gestire autonomamente alcune situazioni cliniche di routine.

Ecco gli effetti della riforma sul sistema:

  • Maggiore autonomia professionale: gli infermieri potranno assumere ruoli decisionali più significativi, migliorando la qualità dell’assistenza e riducendo la pressione su altre figure sanitarie, come i medici.
  • Risposta più tempestiva ai bisogni dei pazienti: la possibilità di prescrivere materiali o trattamenti semplificherà i processi, riducendo i tempi di attesa.
  • Allineamento con gli standard europei: l’Italia si avvicina ai modelli di altri Paesi, dove gli infermieri clinici avanzati svolgono un ruolo cruciale nella gestione della salute.

L’attuazione della riforma richiederà adeguamenti normativi e una formazione specifica per gli infermieri coinvolti. Un passo avanti cruciale per il riconoscimento del ruolo strategico degli infermieri nell’assistenza sanitaria che potrebbe portare benefici sia ai pazienti che all’intero sistema sanitario.