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È diventato uno dei principali aiuti per i pazienti in cura, il farmacista è il professionista sanitario che provvede a preparazione, creazione e controllo dei medicinali, e ne controlla una distribuzione corretta. Ovunque vengano trattati o distribuiti farmaci è necessaria la presenza del farmacista. I suoi compiti si dividono equamente tra la sfera tecnica, di preparazione e controllo, e quella divulgativa che spiega al paziente cosa andrà ad utilizzare.
Come si diventa farmacisti
Per diventare farmacista è necessario completare il corso di laurea quinquennale in Farmacia. A differenza di altre professioni di cui abbiamo parlato in precedenza, il test d’ingresso per Professioni sanitarie questa volta non c’entra. Anche farmacia ha un esame preventivo volto a controllare il numero di studenti iscritti, ma ogni università lo organizza in autonomia con capienze diverse a seconda delle proprie disponibilità. I primi tre anni della facoltà si concentreranno sullo studio delle materie portanti e gli ultimi due vi uniranno anche il lato pratico con attività di laboratorio e seminari.
I compiti del farmacista
Alla conclusione dell’università per gli studenti sarà possibile proseguire con un dottorato o un Master di primo e secondo livello. In generale, per allora, si avranno acquisite alcune competenze fondamentali:
- Preparazione della versione farmaceutica dei medicinali
- Controllo dei medicinali in laboratorio e in produzione
- Corretta conservazione dei medicinali per commercio
- Distribuzione dei medicinali in farmacia
- Preparazione dei medicinali per gli ospedali
- Elargizione di informazioni scientifiche e consigli sui medicinali a clienti e pazienti
Con la pandemia di Covid-19, il ruolo del farmacista è stato fondamentale nella preparazione dei vaccini. Spetta infatti al professionista farmacista stabilire le giuste proporzioni di medicinale e inoculare il prodotto nelle siringhe. Anche per questo sono in aumento i vaccini che si possono effettuare direttamente in farmacia, ed è stato possibile anche per quelli anti-Covid che non avevano bisogno di temperature troppo fredde per la conservazione.
Gli sbocchi lavorativi del farmacista
Ecco quali sono i tre sbocchi professionali principali del farmacista, con i relativi compiti e responsabilità fondamentali:
1. Il farmacista da banco
Se si sceglie la strada del farmacista da banco, oltre alla vendita dei prodotti e ai consigli dedicati ai pazienti, si potrà aiutarli con varie attività di screening. Come ad esempio: il test per la colesterolemia, l’analisi delle intolleranze alimentari, il test per la pressione e altri effettuabili con macchinari da farmacia. Ovviamente il compito principale resta quello di essere un tramite tra paziente e prescrizione del medico. Sia spiegando i possibili effetti collaterali del farmaco, sia illustrandone il corretto utilizzo.
2. Il farmacista d’ospedale
Lavorando in ambito ospedaliero, invece al farmacista spetta il servizio di distribuzione dei farmaci che i singoli pazienti attendono per le loro terapie. In questo caso il contatto con i medici è sicuramente più stretto e si entra a far parte di un team di assistenza sanitaria a tutti gli effetti. Spetta a lui anche ordinare i farmaci, tenere sotto controllo le scorte e controllare la documentazione di tutti i medicinali.
3. Il farmacista ricercatore
Infine, lavorare in ambito di ricerca chimico-farmaceutico permette al farmacista di partecipare a una serie di studi e sperimentazioni. Anche in questo caso si agisce maggiormente in team e si collabora strettamente con tutti gli altri membri dello studio. Al farmacista starà il compito di registrare i brevetti dei farmaci e tutti gli altri prodotti poi destinati al commercio.