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Motivi per fare ricorso al test di medicina
È importante conoscere approfonditamente tutte le regolamentazioni previste dal Bando del MIUR per essere certi di non commettere anche banali errori procedurali che vanifichino l’esito della prova, inoltre conoscere queste regole è utile per individuare anomalie o irregolarità che si potrebbero verificare.
Entrare nell’aula dove si svolgerà il test per l’accesso alla facoltà di medicina e chirurgia con l’idea di fare ricorso in caso di esito negativo non è sicuramente l’approccio giusto, ma è un dato di fatto che questa modalità di selezione sia ormai inefficace a garantire una corretta selezione dei candidati: negli ultimi anni sono state segnalate irregolarità durante il test praticamente in quasi tutti gli Atenei d’Italia e numerose sono state anche le criticità a carattere più generale come ad esempio, quesiti dei test errati o con addirittura più soluzioni corrette.
Quindi è fondamentale arrivare al test preparati avendo padronanza delle materie su cui verteranno i quesiti, essere concentrati mentre si svolge la prova, ma anche conoscere i propri diritti qualora si verifichino irregolarità o problematiche di varia natura, qui di seguito proviamo a darvi 10 consigli utili a supporto, non esauriscono ovviamente l’argomento e le varie casistiche che si potranno presentare, ma saranno sicuramente di aiuto, per la verifica di eventuali anomalie e per conoscere il corretto comportamento da tenere durante la prova.
- Se il plico presenta irregolarità deve essere segnalato alla Commissione che provvederà alla sostituzione e alla verbalizzazione dell’operazione effettuata. In ogni caso la sostituzione dovrà essere integrale anche se l’anomalia interessa solo alcuni dei documenti. La sostituzione della scheda anagrafica non comporta mai in ogni caso la sostituzione dell’intero plico.
- Per rispondere ai quesiti può essere utilizzata solo ed esclusivamente la penna nera fornita dall’Ateneo.
- Non è ammesso svolgere la prova in un’aula differente da quella indicata negli elenchi pubblicati dall’Ateneo.
- È vietato introdurre: telefoni cellulari, palmari, smartphone, smartwatch, tablet, auricolari, webcam e tutte le strumentazioni simili.
- È vietato introdurre: manuali, manoscritti, materiale di consultazione anche in riproduzioni parziali.
- È vietato apporre contrassegni di qualsiasi tipo (anche la firma) sul proprio plico.
- È vietata qualsiasi forma di interazione fra i candidati sia verbale che sotto forma di scambio di documenti o fogli di qualsivoglia natura.
- È possibile correggere una sola volta la risposta data ad un quesito e in ogni caso affinché venga attribuito il relativo punteggio è necessario che ci sia un segno X in una sola delle cinque caselle.
- Se si sono verificate irregolarità in virtù delle quali si ritiene necessario contattare un legale è fondamentale farlo in maniera tempestiva, perché ci sono solo 60 giorni di tempo dalla pubblicazione della graduatoria per avviare il ricorso.
- Il candidato, anche se presenta ricorso, per tutta la durata degli scorrimenti deve confermare l’interesse al mantenimento nella graduatoria. La mancata conferma di interesse potrebbe essere causa di inammissibilità o di rigetto del ricorso.
Come funziona il ricorso al test di medicina
I punteggi della prova saranno disponibili già dal 17 settembre 2019 sul sito https://www.universitaly.it/ nell’area riservata, ma solo dal 27 settembre in poi sulla medesima area riservata gli studenti potranno prendere visione dei propri elaborati, del punteggio e della scheda anagrafica.
La graduatoria nazionale di merito nominativa verrà pubblicata il 1° ottobre e, successivamente, il 9 ottobre verrà pubblicata una nuova graduatoria con ulteriori scorrimenti che terrà conto dei rinunciatari e di tutte le altre casistiche rilevanti a comportare una modifica della posizione dei singoli candidati. Qualora il candidato voglia contestare violazioni e criticità verificatesi durante la prova e/o ulteriori irregolarità che potrebbero emergere anche nei giorni successivi al test i tempi per agire sono molto brevi.
Il ricorso, che a seconda delle situazioni potrà essere individuale o collettivo, infatti, deve essere proposto entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie nominative, i giorni sono intesi come solari. Il legale incaricato dovrà avere il tempo di valutare le specificità del caso, redigere il ricorso e avviare la domanda, pertanto, è sempre consigliabile, qualora ci si voglia tutelare, essere tempestivi nel contatto e rapidi nel fornire documenti e informazioni utili.
Il ricorso al TAR generalmente prevede due fasi una cautelare e una di merito.
Viene, innanzitutto, richiesta l’adozione di un provvedimento cautelare: la c.d. “sospensiva” cioè un’ordinanza che in attesa della definizione del giudizio dovrebbe evitare che il trascorrere del tempo determini un pregiudizio in capo al ricorrente, nel caso degli studenti questo darebbe la possibilità di iscriversi “con riserva” alla facoltà di medicina e chirurgia. Contemporaneamente il giudizio di merito nel quale viene richiesto in genere l’annullamento della graduatoria o dell’intera procedura di selezione seguirà il suo corso: in caso di esito positivo garantirebbe la possibilità di accesso definitivo alla facoltà.
Contro le decisioni del TAR è possibile proporre appello al Consiglio di Stato.