Competenze tecniche, conoscenza della struttura del corpo umano e abilità manuale. Sono solo alcune delle caratteristiche che deve possedere un buon fisioterapista per rispondere ai bisogni dei pazienti a 360°. Quella del fisioterapista è una delle professioni più “gettonate” tra i giovani che desiderano realizzare un percorso formativo e professionale nel mondo della sanità e per questo optano per Fisioterapia.

Il Fisioterapista, infatti, è un profilo professionale in forte ascesa che si occupa di attività terapeutiche e riabilitative. Da quelle più comuni compiute per correggere movimenti e postura a quelle più complesse per affrontare deficit neurosensoriali e psichici. Una figura professionale dalle molteplici abilità che abbraccia le conoscenze scientifiche con l’attitudine personale alla cura e alla capacità di costruire un rapporto empatico e di fiducia con il paziente.

La Laurea in Fisioterapia abilitante alla professione

Per diventare Fisioterapista e quindi essere abilitato all’esercizio della professione è necessario superare il Corso di Laurea in Fisioterapia attivo presso le Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università italiane. Una volta conseguito il titolo, ci si potrà iscrivere all’Albo dell’Ordine dei Fisioterapisti del proprio territorio.

Il Corso di Laurea è classificato nella classe delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione (Classe L/SNT2) [1]. Dura tre anni e prevede l’acquisizione di 180 CFU complessivi ai fini del conseguimento della Laurea in Fisioterapia Classe L/SNT2.

L’accesso è a numero programmato e prevede un test di ingresso con data di svolgimento unica sul territorio nazionale per quanto riguarda le Università pubbliche. Nelle università private, la prova di ammissione si svolge a pochi giorni di distanza, sempre in data unica sul territorio nazionale.

Il percorso di studi si conclude con la discussione della Tesi di Laurea. È la prova finale che ha valore di esame di Stato abilitante alla professione sanitaria di fisioterapista.

Il test d’ammissione a Fisioterapia

Il test di ingresso per la laurea in Fisioterapia è considerato molto selettivo dagli studenti e rientra nel processo di ammissione alle facoltà delle Professioni Sanitarie. Non solo per la difficoltà delle domande, che dipende dalla preparazione personale, ma soprattutto per il rapporto tra il numero di candidati ammessi e il numero di posti banditi. Ogni anno, il numero di posti disponibili è limitato e la competizione è alta.

Il Test per le Professioni Sanitarie 2024 era così composto:

  • 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi;
  • 5 quesiti di ragionamento logico e problemi;
  • 23 quesiti di biologia;
  • 15 quesiti di chimica;
  • 13 quesiti di fisica e matematica.

Per ogni domanda c’erano cinque alternative con una sola corretta.

La valutazione delle risposte seguiva questi criteri:

  • 1,5 punti per ogni risposta esatta;
  • meno 0,4 punti per ogni risposta errata;
  • 0 punti per ogni risposta omessa.

Fisioterapia, gli esami del primo anno della facoltà

Il programma degli esami del primo anno per Fisioterapia varia leggermente tra le Università. In generale, durante il primo anno di corso gli aspiranti fisioterapisti preparano quelle che sono le materie e gli esami di base. Parliamo di Biologia, Biochimica, Genetica medica, Statistica medica e Fisica applicata, informatica e sociologia dei processi culturali e comunicativi.

Contemporaneamente agli esami il corso di Laurea al primo anno prevede il tirocinio di Fisioterapia, 300 ore circa di laboratori pratici incentrati principalmente sull’osservazione del paziente. L’anno si conclude con il primo esame di tirocinio.

Nei due anni successivi, durante il secondo e il terzo anno, sarà la volta delle discipline cliniche, mediche e fisioterapiche come Anatomia e Istologia e Fisiologia seguiti da Patologia generale, Microbiologia e le scienze cliniche principali, quelle chirurgiche, pediatriche e psichiatriche. I laboratori pratici ed il tirocinio avranno una durata complessiva di 700 ore circa e saranno incentrate principalmente sulla valutazione del paziente.

Nel terzo anno di corso si studieranno le tecniche riabilitative, la riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici, la riabilitazione dei disturbi neuro-motori e dei disturbi viscerali. Si approfondiranno anche le nuove tecnologie in riabilitazione e i fondamenti della bioingegneria e lo studio dell’organizzazione sanitaria e della medicina legale. Il tirocinio del terzo anno dura circa 1000 ore ed è incentrato sul trattamento del paziente.