Sommario
Dopo il database di maggio, il MUR ha pubblicato il database con i 3.500 quesiti da cui verranno estratte le 60 domande della seconda sessione del test di Medicina 2024. Gli aspiranti camici bianchi possono iniziare, dunque, ad esercitarsi in vista della prova d’ingresso del 30 luglio.
Seconda prova test medicina 2024: online la banca dati. Dove trovarla?
Il database delle domande della seconda sessione del test di Medicina si può consultare con facilità accedendo al portale accesso programmato e attraverso il sito specifico realizzato dal Consorzio CINECA. La banca dati contiene tutte le 3.500 possibili domande e relative risposte per l’esame di martedì 30 luglio 2024 e del 31 luglio per Veterinaria.
Ma non è tutto. È possibile consultare l’archivio delle domande e delle risposte del test del 30 luglio e scaricare i quesiti in formato PDF. Ogni studente, mettendo alla prova le proprie conoscenze sulle 3.500 domande che potrebbero essere oggetto dell’esame di ammissione potrà così valutare se la preparazione è sufficiente o va integrata e approfondita.
Banca dati test Medicina 30 luglio: composizione e argomenti
I quesiti sono divisi per i diversi argomenti su cui verterà il test. Come per la precedente banca dati, i quiz si attengono alle cinque materie richieste:
- competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
- ragionamento logico e problemi
- chimica
- biologia
- Fisica e matematica
Gli aspiranti medici e veterinari possono consultare e scaricare i PDF e anche filtrare le domande per argomento e parola chiave.
I vantaggi della banca dati: simulazioni e codice identificativo
Gli aspiranti medici possono eseguire simulazioni dei test online e in forma anonima. L’esito è valutato da un applicativo di intelligenza artificiale. Inserendo poi un codice identificativo a propria scelta, è possibile ripetere i test su versioni di volta in volta mirate in base ai risultati delle prove sostenute in precedenza, affrontando così gli argomenti che sono risultati più ostici.
I risultati delle simulazioni, chiaramente, non rappresentano una valutazione formale delle competenze e non possono essere associati alla persona che le esegue. Servono a valutare il proprio livello generale di conoscenza sulle materie oggetto dei test e a prepararsi più facilmente.
Il codice identificativo, che si può fornire o meno, serve solo ad identificare le proprie simulazioni, conservare uno storico e ottenere nuove simulazioni sulla base delle specifiche aree di miglioramento.
Agli studenti non rimane che sfruttare queste ultime settimane prima del test d’ingresso esercitandosi sulle 3500 domande della banca dati contenente i 60 quesiti del test del 30 luglio.