Sommario
L’ortopedia è una specializzazione medica che si occupa della diagnosi, del trattamento e della prevenzione delle patologie e delle lesioni che riguardano l’apparato muscolo-scheletrico. L’ortopedia esercita una nuova attrazione nei confronti dei neo-medici perché la popolazione invecchia e, fortunatamente, si dedica con maggiore assiduità all’attività fisica per mantenersi in salute. Alla luce di questa consapevolezza, avviene qualcosa di davvero naturale. Quando i rimedi di prevenzione e conservazione del nostro apparato muscolo-scheletrico manifestano i loro limiti, l’abilità dell’ortopedico diventa fondamentale.
Con il progresso della medicina e lo stile di vita sempre più sano, la popolazione sta vivendo più a lungo. Di conseguenza, le patologie legate all’apparato muscolo-scheletrico, spesso associate all’età più avanzata, stanno diventando sempre più comuni.
Inoltre, con l’aumento della consapevolezza sull’importanza dell’attività fisica per la salute, sempre più persone si avvicinano a sport e attività ricreative. Ciò ha portato ad un aumento delle lesioni muscolo-scheletriche legate all’attività sportiva, come fratture, distorsioni e lesioni legamentose. L’ortopedia si occupa di queste condizioni e viene quindi considerata una specializzazione cruciale per gli atleti e per chi pratica attività fisica regolarmente.
Come si diventa ortopedico?
L’ortopedico è un medico che sarà in grado di diagnosticare problemi congeniti e funzionali del sistema muscolo-scheletrico, dalle infezioni ai traumi sportivi, le fratture, i problemi alle articolazioni, l’osteoporosi e i tumori alle ossa. La sua specializzazione, quindi, può essere un’applicazione dedicata ai traumi o all’ortopedia in generale, oppure può essere una ultra-specializzazione.
Per diventare ortopedico in Italia, è necessario seguire un percorso di formazione professionale che comprende dei passaggi specifici. Prima di ogni cosa, come per tutte le altre specializzazioni in medicina e chirurgia, sarà necessario conseguire la laurea in Medicina presso un’Università riconosciuta. Il percorso ha durata di sei anni e include un periodo di tirocinio presso ospedali e cliniche.
Dopo la laurea, è necessario superare l’esame di abilitazione all’esercizio della professione medica, chiamato “esame di stato” o “esame di abilitazione”. Quindi, ci si potrà dedicare alla specializzazione in Ortopedia e Traumatologia. Dopo aver ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione medica, è possibile candidarsi per un posto in una scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia. Questo percorso di specializzazione ha una durata di cinque anni e prevede un programma teorico-pratico, con periodi di formazione in ambiente ospedaliero e universitario.
Al termine del percorso di specializzazione, è necessario superare un esame finale per ottenere la certificazione di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia. Solo dopo aver conseguito la specializzazione, è necessario iscriversi all’Ordine dei Medici della propria provincia di residenza per poter esercitare legalmente la professione di ortopedico.
Quali sono le ultra-specializzazioni a cui un ortopedico può dedicarsi?
Possono esistere, nel campo della specializzazione di ortopedico, delle ultra-specializzazioni. Il ventaglio di possibilità è molto ampio e tra le più importanti, possiamo annoverare:
- Ortopedia protesica e ricostruttiva;
- Ortopedia di spalla e gomito;
- Ortopedia di spalla e caviglia;
- Ortopedia di anca e ginocchio;
- Ortopedia della colonna vertebrale;
- Ortopedia pediatrica;
- Ortopedia rigenerativa;
- Ortopedia oncologica;
- Ortopedia sportiva;
e molte altre, in base alle inclinazioni di ciascun professionista.
Qual è il campo di intervento di un ortopedico?
Lo specialista in ortopedia interviene sia su infortuni che su malattie. Le fratture ossee, le infiammazioni come la borsite e i problemi alle articolazioni rappresentano il primo approccio, proprio perché il paziente sarà guidato da sintomi evidenti e da soluzioni certamente non immediate senza l’aiuto di uno specialista. I tendini e i muscoli rappresentano altro pane quotidiano per chi opera in ortopedia e traumatologia e il primo approccio è sempre quello terapeutico, con trattamenti conservativi. Soltanto in casi estremi consiglia la chirurgia.
In particolare, si considera la chirurgia ortopedica tutte le volte che si devono correggere delle deformità ossee, che si devono impiantare delle protesi in sostituzioni di articolazioni ormai usurate. In tal caso, l’approccio sarà quello della medicina rigenerativa. L’ortopedico è anche un bravo osservatore e, in caso di sintomi, legati all’apparato muscolo-scheletrico può diventare il primo interlocutore del paziente, dopo il medico di base.