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Il Medico di Famiglia, oggi, è il medico specializzato in Medicina Generale, ed è il primo importantissimo anello di congiunzione tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale. Il Medico di Famiglia ( o medico curante) è il professionista che in prima istanza offre assistenza sanitaria sul territorio, rivestendo un ruolo centrale nell’ambito della prevenzione e della cura delle malattie. Il Medico di Famiglia, infatti, presso il suo studio o a domicilio, valuta i sintomi del paziente, emette una diagnosi e, se necessario, lo indirizza allo specialista competente. Cionondimeno, ci sono anche molti altri compiti appannaggio del Medico di Famiglia. Esaminiamoli nello specifico.
Cosa fa il Medico di Famiglia
Il Medico di Famiglia nell’esercizio della sua professione si occupa, quindi, della diagnosi e cura delle patologie acute di pertinenza della Medicina Generale; della gestione e cura del paziente anziano, cronico, o poli-patologico, con particolare riguardo alla diagnostica di primo livello e alla prescrizione dei farmaci che i suoi assistiti assumono regolarmente; di emettere certificati medici con valore medico legale; di somministrare alcuni vaccini; di informazione sanitaria e prevenzione della salute.
Inoltre, dall’entrata in vigore della legge 38/2010, il Medico di Famiglia è incaricato in prima istanza al trattamento del dolore cronico benigno o oncologico (terapia del dolore e cure palliative). Infine, in virtù del suo ruolo, il Medico di Famiglia svolge una fondamentale attività di raccordo tra il cittadino-paziente e gli specialisti (nel pubblico e nel privato), i medici ospedalieri, i Pronto Soccorso, le istituzioni (scolastiche, aziendali).
Come diventare Medico di Famiglia
Per diventare Medico di Famiglia è necessario innanzitutto superare il test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, superare tutti gli esami e laurearsi. Dopodichè sarà necessario superare l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione alla professione medica. A questo punto si dovrà sostenere l’esame pubblico di ammissione al percorso di formazione specialistica in Medicina Generale, della durata di 3 anni. Una volta superato il triennio di specializzazione, bisogna entrare in graduatoria facendo domanda di inserimento nelle liste regionali delle Asl, cercando di accumulare quanti più punti possibile attraverso sostituzioni e turni in guardia medica.
Il lavoro del Medico di Famiglia
Il Medico di Famiglia eroga gratuitamente le prestazioni che rientrano nell’ambito della convenzione, cioè le visite ambulatoriali e domiciliari, le prescrizioni di farmaci ed esami, la richiesta di ricovero, le vaccinazioni, i certificati di malattia, di riammissione a scuola e di riammissione al lavoro.
Eroga invece dietro parcella, in qualità di libero professionista, le prestazioni che non rientrano nell’ambito della convezione. Il Medico di Famiglia, nella sua attività ambulatoriale, può associarsi con altri medici per meglio assicurare la continuità assistenziale ai pazienti. Gli studi dei Medici di Famiglia sono aperti di regola cinque giorni a settimana, con orari che devono conciliare anche l’attività domiciliare e distrettuale.
Nella maggior parte dei casi il Medico di Famiglia si avvale della collaborazione di personale di segreteria, talvolta anche di personale infermieristico. In Italia ogni cittadino può scegliere il proprio Medico di Famiglia (che infatti viene anche definito “medico di libera scelta”). L’unico vincolo consiste nel non poter superare, da parte del Medico di Famiglia, il numero massimo di 1500 assistiti.
A livello retributivo, a fronte di oneri e responsabilità importante, il lavoro di Medico di Famiglia è molto soddisfacente. Questi infatti riceve una quota fissa per gli assistiti che ha in carico, la cosiddetta “quota capitaria”, che dipende dal numero totale degli assistiti e dagli anni di anzianità professionale. La retribuzione di un medico massimalista andrà dai dai 100mila ai 135mila euro lordi annui.