Sommario
Il tecnico di neurofisiopatologia (abbreviato in TNFP) è il professionista sanitario specializzato nell’utilizzo delle apparecchiature e delle strumentazioni adottate in ambito neurologico, sia nei laboratori sperimentali sia nell’attività diagnostico-strumentale. Si occupa delle patologie del sistema nervoso applicando, su prescrizione medica, metodiche diagnostiche di tipo neurologico e neurochirurgico, come ad esempio l’elettroencefalografia, l’elettroneuromiografia, la poligrafia, i potenziali evocati, gli ultrasuoni.
È inoltre colui che impiega metodiche diagnostico-strumentali per l’accertamento dell’attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali. Svolge la sua funzione intervenendo direttamente sul paziente e sulle apparecchiature. Si tratta inoltre di una professione che richiede una stretta collaborazione sia con il medico inviante sia con il medico refertante.
Come si diventa Tecnico di Neurofisiopatologia
Per diventare Tecnico di Neurofisiopatologia è necessario ottenere la laurea triennale di primo livello in Tecniche di neurofisiopatologia, con funzione abilitante (la prova finale ha valore di esame di stato) e iscriversi all’albo della professione sanitaria di tecnico di neurofisiopatologia (DM 13 marzo 2018).
L’accesso al corso di studi è a numero programmato: bisogna quindi superare il test di ammissione comune a tutti i corsi di laurea abilitanti alle professioni sanitarie, che quest’anno avrà luogo il 15 settembre 2022.
Per ciascuno dei tre anni è previsto un periodo di tirocinio obbligatorio presso le strutture sanitarie, che rappresenta una parte fondamentale del percorso formativo e ha come obiettivo l’acquisizione delle competenze professionali richieste dall’attività lavorativa. Dopo aver conseguito la laurea, si può accedere alla laurea magistrale di ulteriori due anni che ha l’obiettivo di fornire una formazione di livello avanzato.
Per chi esercita la professione è previsto l’obbligo di partecipazione ai corsi di aggiornamento e qualificazione ECM.
Le attività e le competenze del TNFP
Il tecnico di neurofisiopatologia esercita una serie di attività che consentono di ricoprire un ruolo centrale all’interno dell’organizzazione in cui è inserito. Tra le sue competenze troviamo infatti:
- l’analisi e la valutazione della richiesta emanata dal medico inviante
- l’esecuzione degli esami neurodiagnostici strumentali, la registrazione dei dati ottenuti; l’osservazione delle reazioni, segni e sintomi del paziente nel corso dell’esame; la cura e la gestione della relazione con il paziente
- l’analisi dei risultati degli esami strumentali per verificarne la validità, e l’elaborazione del relativo report di sintesi, oltre alla comunicazione al medico inviante o al paziente dell’esito degli esami
- il controllo qualità degli strumenti di lavoro e il monitoraggio del buon funzionamento delle apparecchiature
- eventualmente, il coordinamento del laboratorio, la gestione delle attività dal monitoraggio del magazzino al rifornimento dei prodotti mancanti, dal bilancio economico all’organizzazione del personale.
Dove lavora il TNFP: settore pubblico e privato
Il tecnico di neurofisiopatologia può lavorare nel settore pubblico, e quindi presso ospedali, istituti di ricerca, centri di riabilitazione, centri convenzionati con il SSN, con varie tipologie contrattuali; oppure nel settore privato quindi in studi associati, cliniche private o imprese specializzate nel settore, operando in tal caso come libero professionista e potendo gestire in maniera autonoma il proprio tempo-lavoro ed eventuali altre collaborazioni con liberi professionisti in centri privati.