Sommario
Risolvere i quesiti del test di Medicina non richiede lo stesso tipo di preparazione per tutti. Nel caso di biologia, chimica, matematica e fisica la soluzione è semplice: studiare. Il bando in questo è molto d’aiuto: gli argomenti indicati sono quelli su cui concentrarsi, che possono aiutare a navigare con precisione materie che normalmente sono dense da ripassare. Della cultura generale non è più necessario preoccuparti: quest’anno è ridotta a quattro domande di comprensione del testo e, dal 2023, scomparirà del tutto. Come fare però per i quesiti di logica nel test di Medicina?
Quante saranno le domande di logica?
Nel 2022 i quesiti di logica saranno ridotti a 5. Sappiamo bene però che nella graduatoria un punto potrebbe fare la differenza tra l’accesso alla facoltà di Medicina e la rinuncia a un sogno. È bene quindi conoscere il metodo più efficace per rispondere in maniera esatta ai quesiti di logica, e per farlo bisogna “conoscere il proprio nemico”.
Le due categorie nei quesiti di logica
Le domande di logica si dividono in due categorie:
- Logica verbale che include: sillogismi, relazioni familiari, affermazioni vere/false, completamento di test, insiemi, comprensione del testo, frasi con negazioni, condizione necessaria e sufficiente, trova l’intruso e criptografia.
- Logica matematica che include: relazioni temporali, tabelle, gruppi, velocità e tempo, logica formale, proporzioni e problemi sul lavoro, equazioni con simboli, percentuali, frazioni e sistemi.
Fino al 2015 la logica verbale era la tipologia preferita nel test di Medicina, ma a partire dal 2016 quella matematica ne ha preso il posto. Probabilmente anche per la parentela con le altre materie da studiare. È però bene conoscere il funzionamento di entrambe prima di affrontare il test.
Allenarsi e come farlo
Ovviamente ci sono alcune tipologie più frequenti di altre. Negli ultimi anni il test di Medicina ha visto maggiormente tipologie come equazioni e sistemi, comprensione del testo e condizione necessaria e sufficiente. Mentre è capitato molto poco di incontrare quesiti con negazioni o crittografia. Sebbene sembrino piuttosto diversi così come sono elencati, la metodologia di risoluzione potrebbe dividersi in due parti fondamentali e uguali: ragionamento e pratica. Con i quiz di logica non ha senso iniziare con la teoria, proprio perché si tratta più di metodo che di una lezione da imparare. Partire dagli esercizi è un ottimo approccio, capire come funzionano a forza di risolverli vi permetterà di comprenderne sempre più il funzionamento. Più si fa pratica più il ragionamento da seguire diventa chiaro e comprensibile.
Un esempio di quesito di logica
Facciamo un esempio:
“Ogni volta che mi alzo dal letto non provo vertigini”. Se la precedente affermazione è falsa, quale delle seguenti è certamente vera?
- Quando non mi alzo dal letto non provo vertigini
- Almeno una volta mi sono alzato dal letto e ho provato delle forti vertigini
- Tutte le mattine provo delle vertigini
- Quando mi alzo dal letto non provo mai vertigini
- Almeno una volta mi sono alzato dal letto senza provare vertigini.
Come risolverlo
La risposta corretta è la E. Il ragionamento da seguire è questo: se è falso che ogni volta che il soggetto si alza dal letto non prova vertigini significa:
- sia che almeno una volta si è alzato dal letto senza provarle
- sia che almeno una volta le ha provate
Per contro non si può dire che NON provi MAI vertigini alzandosi dal letto, come suggerisce la risposta D, perché sarebbe in netta contraddizione con l’affermazione falsa di premessa. Così come non si può dire che non alzandosi dal letto non prova vertigini, come da risposta A, semplicemente perché la frase non ha senso ed è in contraddizione con l’affermazione che vuole che almeno una volta non provi vertigini alzandosi.
La risposta B poteva essere vera ma è dotata di quello che in gergo si chiama “distrattore”. Ovvero il termine “forti” vertigini. Nell’affermazione iniziale in dotazione non è mai scritto se siano forti o deboli le vertigini; dunque, non si può dare per scontato che così sia.
La risposta C, la più sbagliata
La più scorretta di tutti è la risposta C, perché sembrerebbe a primo impatto il contrario esatto dell’affermazione falsa e quindi la riposta corretta, ma nasconde un errore. Innanzitutto, non è detto che se non è vero che il soggetto non prova vertigini ogni volta che si alza dal letto, non possa non averle provate almeno una volta. Sicuramente il soggetto prova vertigini alzandosi dal letto, ma non è detto che succeda tutte le volte e, soprattutto, in nessun modo è indicata la finestra temporale in cui accade. Perché “tutte le mattine”? Non è scritto da nessuna parte. Ci si può alzare dal letto in qualsiasi momento, non solo di mattina. La risposta è totalmente da escludere.
Fortunatamente esistono molte simulazioni online di cui approfittare. La chiave è provare provare provare. Il ragionamento si allena con la pratica, anche il cervello è un muscolo dopo tutto. Non allarmatevi: dopo aver capito come funzionano la risoluzione verrà molto facile.