A una settimana dal primo scorrimento, cosa succede con il test di Medicina 2020
Lo scorso 3 settembre, 66.638 candidati hanno messo all’opera il proprio ingegno per portare a termine la prova di ingresso per Medicina. I posti erano 13.072, per cui solamente uno su cinque avrebbe potuto accedere alla facoltà e cominciare a studiare. Fuori dalle università, divise diversamente quest’anno per via delle norme anti-Covid, si facevano sentire le proteste contro il “test a crocette”. Per molti non adatto a giudicare la preparazione necessaria. Il 29 settembre su Universitaly sono usciti risultati e graduatoria del test di Medicina 2020.
I risultati e la graduatoria del test di Medicina 2020
Come ogni anno, la posizione in graduatoria del test di Medicina è divisa in quattro possibili diciture:
- Assegnato, nel caso in cui il candidato è rientrato nell’ateneo di prima scelta
- Prenotato, se il candidato è rientrato in una delle scelte ma non nella prima. In questo caso si può decidere di accettare le altre preferenze o attendere per il prossimo scorrimento
- In attesa, il candidato non è rientrato ma il suo punteggio è abbastanza alto da avvicinarlo agli ultimi posti. Anche qui l’attesa dello scorrimento è la scelta da fare.
- Fine posti, il candidato si trova molto in basso in graduatoria ed è molto difficile che riesca ad accedere quest’anno alla facoltà di Medicina.
Ogni studente che abbia completato la preparazione per il test di Medicina sa che la vera graduatoria è quella pubblicata per il primo scorrimento. Considerati i quattro giorni concessi per le immatricolazioni e il fine settimana, quest’anno è uscito il 7 ottobre.
Il primo scorrimento
Il numero di rinunciatari nel primo scorrimento 2020 ha superato quello dello scorso anno, sono stati infatti 518. Il che ha fatto slittare il numero di assegnati di 387 posizioni. Il punteggio minimo è sceso a 39,2 in 13.109 posizione a Messina. L’università Bicocca di Milano è la più ambita, con il punteggio minimo più alto d’Italia e nessun nuovo assegnato. Anche Salerno, Bologna e Bari risultano estremamente ambite, con meno del 10% di posti disponibili. Si continuerà poi a procedere così per tutti i futuri scorrimenti – uno a settimana – anche se i prossimi spostamenti non saranno certamente della stessa portata del primo. Va ricordato che i candidati che vogliono attendere prima di immatricolarsi devono sempre confermare l’interesse a rimanere in graduatoria su Universitaly, pena l’esclusione.
Scegliere di fare ricorso
I risultati del test di Medicina 2020 hanno mostrato un’ulteriore anomalia quest’anno. Le irregolarità segnalate durante le prove hanno segnato numeri che non si sentivano da qualche tempo. Da qui la decisione di tanti candidati di fare ricorso, possibile fino a 60 giorno dopo l’uscita della graduatoria. Consulcesi, network legale di riferimento per le professioni sanitarie, che da anni si occupa dei ricorsi al Tar per i candidati al test di Medicina, ha parlato di un 10% in più rispetto al 2019. Dalle commissioni “poco serie” arrivate con buste aperte nelle aule, fino alle testimonianze di alcuni ragazzi che hanno visto coetanei con auricolari e dispositivi elettronici durante la prova. Oltre ai classici episodi di copia e suggerimenti, anche le norme anti-Covid non rispettate sono state quest’anno motivo di lamentela da parte dei candidati. La reazione a questi episodi potrebbe, secondo gli esperti, compromettere anche l’inizio delle lezioni.